Centro Studi Religiosità Popolare

Il Centro Studi sulla religiosità popolare è il custode e propagatore del culto della Madonna dell’Arco. Da  sempre lo stu­dia, lo osserva, lo ama e, infine lo divulga. Il Santuario di Madonna dell’Arco, tra i più antichi della Campania e il più “napoletano” di tutti, con la sua storia plurisecolare è da sempre, per la gente della nostra terra, la meta privilegiata per il pellegrinaggio che realizzano coloro che vogliono supplicare e ringraziare la Mamma dell’Arco. Allo stesso tempo è una tappa obbligata per gli studiosi interessati ad analizzare la religiosità del popolo e in particolare quello napoletano e per coloro che sono affascinati dal mondo degli ex voto. Queste due realtà così legate tra loro costituiscono lo specifico del Santuario della Madonna dell’Arco. Questi due aspetti vengono messi in risalto nei documenti del 1608 in cui il domenicano fra Arcangelo Domenici descrive il fenomeno devozionale creatosi intorno alla sacra immagine della Madonna dell’Arco e allo stesso tempo dà grande rilevanza agli ex voto che venivano portati al Santuario. Un vero e proprio registro della fine del XVI secolo annotava gli ex voto non pittorici con i relativi nomi e titoli degli offerenti. Questo ha consentito di iniziare a conoscere chi fosse realmente il pellegrino che si recava al Santuario. Nel XVIII secolo numerosi sono stati gli artisti che hanno ritratto nelle loro opere il pellegrinaggio al Santuario dell’Arco, forse perché attratti dalla schiettezza e dall’esuberanza di tali manifestazioni di religiosità popolare.

Alcune di queste opere oggi sono esposte al Museo Nazionale di San Martino di Napoli, al Louvre di Parigi, al Museo delle Belle Arti di Angers ecc. Si tratta di un fenomeno di grande interesse antropologico, sociologico e religioso. Le nostre tavolette votive sono state esposte nelle più importanti gallerie d’arte del mondo: Napoli, Roma, Venezia, Milano, Bari, Salerno, Parigi, New York, Melbourne, Sydney, Adelaide. Dal 7 marzo al 4 giugno 2017 nove tavolette votive del santuario della Madonna dell’Arco furono prelevate per essere esposte alla mostra “Madonnas and miracles: the holy home in reinassance Italy” presso il prestigioso Fitzwilliam Museum di Cambridge Londra. Nel 2022 dal 20 aprile al 27 novembre, quattro tavolette votive del santuario furono esposte a Venezia a Palazzo Cavanis alla mostra “Claire Tabouret. I am spacious, singing flesh” nel contesto della Biennale di Venezia 59 Esposizione Internazionale d’Arte.

Data l’importanza di queste due espressioni di fede per la Madonna dell’Arco i Padri Domenicani, custodi del Santuario dal 1594, hanno istituito nell’estate del 1995 il Centro Studi Arco, che ha come finalità lo studio, la valorizzazione e l’evangelizzazione della religiosità popolare creatasi intorno al Santuario, e la conservazione del patrimonio votivo con la relativa catalogazione cartacea ed elettronica di ogni singolo pezzo sia pittorico che oggettuale. In questi quasi 30 anni di attività il Centro ha speso ogni energia sia per la ricerca e lo studio sul dinamismo spirituale dell’animo del devoto e sia per la valorizzazione e conservazione delle migliaia di ex voto che arrivano ogni giorno al Santuario.

Il Centro ha anche lo scopo di esporre al pub­blico attraverso conferenze, dibattiti, scritti, il pensie­ro del Vangelo e del magistero della Chiesa sui segni dei tempi nell’evolversi della nostra epoca in una linea di ricerca e di dialogo anche con culture diver­se. Nel 1996 si diede inizio alla catalogazione informatica delle tavolette votive, contrassegnando ciascuna con un codice in cui, attraverso sigle e numeri, si descrive in sintesi l’oggetto. Nel 1998 dopo il primo anno e mezzo di lavoro avemmo la visita del Soprintendente alle Gallerie e ai Beni Artistici e Storici della Campania il dott. Nicola Spinosa e del Maestro Roberto De Simone, grande cultore di questo tipo di opere artistiche popolari. Essi apprezzarono e mostrarono grande interesse per il lavoro intrapreso. Questa catalogazione elettronica è aggiornata anno per anno. Sempre nel 1998 fu commissionato un importante lavoro d’indagine socio-religiosa sul fenomeno dei Battenti. Questa ricerca fu studiata e organizzata da alcuni docenti universitari collaborati da giovani studenti incaricati dal Centro Studi. Essi recandosi nelle sedi delle Associazioni dei Battenti della Madonna dell’Arco e presso le loro famiglie, hanno avuto la possibilità di intervistare questi devoti, ciò ha consentito di comprendere meglio la realtà che circonda la loro devozione popolare. Tutto questo lavoro è stato raccolto nel libro “L’Icona della sofferenza”. In preparazione al grande Giubileo del 2000, per ben tre anni, si sono organizzati degli interessantissimi incontri: i “Percorsi di fine millennio” tenuti da studiosi di spicco della cultura a livello internazionale.

Nel 2000 il Centro Studi ha allestito il Museo degli ex voto per una mostra permanente della ricca collezione di tavolette votive ed ex voto di ogni genere. Una struttura museale unica e suggestiva, un percorso che spinge il visitatore ad interrogarsi sul come e perché di tanta fede e di tanta speranza che riempie l’animo di coloro che si affidano alla Mamma dell’Arco. Il Centro Studi è sede della redazione del periodico “La Madonna dell’Arco”. Inoltre cura l’archivio fotografico elettronico del Santuario (circa 30.000 fotografie) e custodisce tutta la documentazione sulla religiosità popolare legata alla Madonna dell’Arco. Interessante il catalogo di tutte le edicole votive, le chiese e le cappelle intitolate alla Madonna dell’Arco sparse nel mondo e di quelle chiese in cui vi è il culto alla Madonna dell’Arco. Il Centro Studi mette a disposizione tutto questo materiale agli studenti delle varie Facoltà Universitarie che preparano la loro tesi di laurea sulla realtà di Madonna dell’Arco e agli studiosi e ricercatori che arrivano da tutto il mondo. Nel 2004 si è dato inizio alla catalogazione elettronica di tutte le opere d’arte presenti nel Convento ed in Santuario: affreschi, tele, paramenti e arredi sacri, libri corali, pastori della tradizione del presepe napoletano, stampe, statue, manoscritti, ceramiche della farmacia del convento e oggetti d’interesse storico (circa 3.000 oggetti). Nel 2007 nella sede del Centro Studi è stata avviata la costituzione di una biblioteca sulla Religiosità Popolare che conta più di 1000 volumi. Interessante anche la collezione delle tesi di laurea sul santuario dell’Arco con la sua storia, arte e culto.

Il 10 settembre 2022, è stata inaugurata dal rettore del santuario, padre Gianpaolo Pagano la nuova sede del Centro Studi in alcuni ambienti del chiostro del convento. Studiosi, ricercatori, giovani universitari qui troveranno la dimensione più favorevole e più produttiva. Oramai anche gli studiosi più acuti e penetranti delle materie religiose sono profondamente convinti della grande rilevanza della religiosità popolare.