Il Museo degli Ex Voto

In occasione del Grande Giubileo del 2000 la comunità dei frati domenicani ha allestito al primo piano della Casa del Pellegrino un Museo sulla religiosità popolare per una mostra permanente della ricca collezione di tavolette votive ed Ex Voto di ogni genere. Si diede così la possibilità ai numerosi pellegrini e visitatori del Santuario di poter vedere e conoscere, attraverso i doni fatti alla Madonna, la storia plurisecolare del culto alla Madonna dell’Arco.

Il 16 maggio 2011 in un’ala del secondo piano della Casa del Pellegrino, per volere del priore Gerardo Imbriano, veniva inaugurata una nuova sezione dedicata alla storia e alla presenza dei frati domenicani presso il Santuario.

Il 7 settembre del 2018 il priore, padre Alessio Romano, alla presenza del Vescovo Ausiliare di Napoli, monsignor Lucio Lemmo e del Priore provinciale, padre Francesco La Vecchia, ha inaugurato la nuova sede del Museo degli Ex Voto presso gli antichi locali del convento restituendo alla visita dei pellegrini anche l’Antica Farmacia seicentesca del Convento. Questo ha permesso sia di abbattere le barriere architettoniche per la visita al Museo, ma anche di dare la possibilità di poter visitare il Museo ogni giorno dell’anno in concomitanza con gli orari di apertura del Santuario.

Nel 2022 il rettore Padre Gianpaolo Pagano ha riorganizzato il Museo consentendo ai visitatori l’accesso attraverso l’Antica Farmacia, nella quale è stata collocata la reception e la biglietteria con un piccolo bookshop. Le dodici sale del Museo, ciascuna dedicata ad una specifica tematica, sono dotate di pannelli esplicativi che rendono possibile un vero e proprio percorso nella storia del Santuario e della devozione alla Madonna dell’Arco.

Il Museo degli Ex Voto – Piccola Guida

“Fece Voto ottenne la Grazia”

Il Museo degli Ex Voto è la raccolta di un grande patrimonio culturale, artistico e spirituale che va dal 1500 ai nostri giorni. I numerosi pellegrini e visitatori del Santuario possono ammirare e conoscere in tale Museo la straordinaria storia plurisecolare del culto della Madonna dell’Arco.

Ex Voto: da una promessa fatta a Dio, alla Vergine Maria o a un santo, ne consegue l’offerta di oggetti o di rappresentazioni grafiche in ringraziamento di un intervento miracoloso. L’Ex Voto è la manifestazione finale di un percorso che nasce da un evento spesso tragico, passa per la richiesta dell’intervento divino, continua con l’esaudimento e si conclude con la consegna dell’oggetto che si è promesso. Un documento visivo di un evento individuale, nel momento in cui viene esposto in un Santuario o in un Museo come avviene a Madonna dell’Arco, diventa però patrimonio collettivo ed espressione dell’identità di un popolo.

Il Santuario di Madonna dell’Arco è il luogo dove maggiormente è testimoniato uno degli atteggiamenti fondamentali dell’uomo di fede: il ringraziamento che nasce dal riconoscere una grazia ricevuta da Dio per intercessione della Vergine Maria. Da più di cinque secoli, senza interruzione, il Santuario di Madonna dell’Arco è il luogo di una lunghissima e ampia testimonianza di fede, fin da quando la guancia dell’icona della Madonna, colpita con una boccia da un blasfemo giocatore, sanguinò. La storia primitiva del Santuario, scritta dal frate domenicano Arcangelo Domenici nei primi anni del 1600, racconta come i fedeli per ringraziare la Vergine dell’Arco dei prodigiosi miracoli ricevuti da Dio, portavano come testimonianza tavolette votive da appendere alle pareti del Santuario. Per il devoto offerente infatti l’Ex Voto, di qualsiasi natura esso sia, rappresenta la testimonianza di un atto di fede sia nel richiedere la grazia che nel tornare a ringraziare. Le tavolette votive sono fonte inesauribile di informazione su quella storia quotidiana che costituisce la vita stessa di un popolo: abbigliamento, arredo della casa, attrezzi agricoli, tecniche di lavoro, cura e allevamento del bestiame. Esse possono essere considerate un archivio per la lettura della storia sociale, economica e politica di una determinata area geografica, documentando in un certo modo la cronaca di circa sei secoli di storia.

Ogni vetrina racconta la vita dei “tanti e tanti che t’invocarono, o Vergine dell’Arco, e furono esauditi”. Ogni cosa che è stata qui raccolta racconta una storia fatta di speranza, quella speranza che posta nelle mani di Maria sale a Dio come preghiera ed aiuta ogni uomo e donna, attraverso la fede ad affrontare le difficoltà della vita.

Orari di apertura del Museo

  • Giorni feriali: 10:00-12:30 / 16:00-19:30
  • Domenica e festivi: 9:00-13:30 / 16:00-20:00

Visite guidate e prenotazioni